Lì dove il tempo si è fermato, la Run for Love continua la sua corsa.

28 marzo 2017 – I 21 km della 18^ edizione della Half-Marathon

Con una entusiasmante partenza ed un emozionante arrivo sul lungomare di Agropoli, la Run for Love pAC,  con il suo Presidente Gaetano Brilla ed i sui atleti, ha compiuto un vero e proprio tuffo nella storia partecipando alla 18^ edizione della Half-Marathon che si è disputata domenica 26 marzo, su una distanza di 21 km, percorsi tra le due perle della costa cilentana, Agropoli e Paestum.

Un tuffo nella storia dell’atletica, con il primo premio dedicato al nostro orgoglio nazionale, all’uomo dei record, al grande Pietro Mennea, per ricordarne non solo la prematura scomparsa avvenuta il 21 marzo di quattro anni fa,  ma, soprattutto, per celebrare un’ icona dello sport italiano ed esempio di vita poiché ha insegnato al mondo intero che con l’umiltà ed il sacrificio nessun traguardo è impossibile.

Un tuffo nella storia delle nostre radici, di quel mondo greco così meravigliosamente conservato a Paestum, dove il tempo pare si sia fermato a più di duemila anni fa, e che con i templi di Nettuno, Hera ed Athena ha dato forza e vigore ai nostri corridori, accompagnandoli, a difesa di quei gloriosi valori del culto dell’atletica e della maratona che la nostra civiltà ha ereditato proprio da quel mondo antico così lontano ma ancora così straordinariamente vicino.

Un tuffo nella storia di quei quasi duemila atleti che hanno deciso di prendere parte, ciascuno nella propria  straordinarietà, a questi 21 chilometri.

La storia di chi, malgrado una disabilità, ha portato a termine la corsa perché si è eroi nell’anima prima ancora che nel corpo.

La storia di chi, malgrado un infortunio, tenacemente, umilmente ci ha provato fino a che le gambe hanno retto ma che, con la stessa umiltà, ha deciso di fermarsi, lasciando che fosse il cuore ad andare avanti per essere più forte e più pronto alla prossima gara.

La storia di chi poteva non esserci ed invece, stupendo se stesso,  è arrivato al 21°.

La storia di chi ha un debito con la vita, di chi ha scommesso contro i propri limiti, di chi, semplicemente, esattamente come facevano gli antichi greci in uno di quei templi, desidera portare, in sacrificio,  sull’altare dell’arrivo, un piccolo sforzo della propria anima.

La storia di tanti, tantissimi piccoli, grandi eroi che, a pochi metri dal traguardo, facendosi il segno della croce o alzando le mani in segno di vittoria,  rivolgono tutti lo sguardo al cielo, ringraziando chi, da lassù,  ha sostenuto il loro respiro e la loro audacia.  E che sia un Dio pagano o un Dio cristiano, che sia un profeta o, semplicemente,  un pezzo di cuore che la vita ci ha portato via, in quel momento dividi gli ultimi secondi tra la gratitudine ed il ricordo perché a quel punto,  all’arrivo, non conta più nulla, non conta il cronometro, non conta  più il tempo, ma contano soltanto i valori, i sentimenti. Conta chi sei.

Conta varcare l’arrivo sostenuto da una folla incitante, applaudito da chi ami, abbracciato ai compagni di squadra e, magari, accompagnato da un figlio che percorre con te quegli ultimi metri che ti separano dalla medaglia, facendoti sentire che, tra le mani, stai stringendo il tuo tempo migliore e la più magica delle vittorie.

Condivisione, amicizia, grandi emozioni: questa è la Run for Love, questi sono i nostri atleti. Grazie !

Rita Giaquinto

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