Un abbraccio lungo 21 chilometri alla City Half Marathon

5 Febbraio 2017 – Si è disputata a Napoli la IV edizione della City Half Marathon

Domenica 5 febbraio la nostra città ha elegantemente accolto più di 4.000 runners, atleti provenienti da tutto il mondo, si è fatta generosamente attraversare per 21,097 chilometri e si è stretta, in un lungo, emozionante abbraccio ai corridori dell’Associazione Run for Love project Anna Cerbone che, con il loro luccicante giallo fluo, sul petto e nel cuore, hanno accettato di vivere questa nuova sfida insieme al loro Presidente Gaetano Brilla e uniti, come sempre, da un comune obiettivo di amore, amicizia e passione agonistica.

Il punto di partenza e di arrivo della mezza maratona napoletana è stato allestito all’interno della Mostra D’Oltremare, trasformata, per l’occasione, in un villaggio per gli atleti con una scenografia assolutamente magica: fontane che zampillavano al ritmo del battito del cuore pre-gara, musiche che incitavano il riscaldamento dei runners, palloncini bianchi e azzurri che hanno accolto i partecipanti in un magico corridoio d’asfalto, una emozionante immensità multietnica, bandiere giganti per accogliere il mondo intero in pochi metri ed una molteplicità di colori che, sotto uno strano cielo plumbeo, hanno fatto impallidire anche il nostro sole che, a questa piccola e preziosa  fetta di pianeta, sa regalare sempre il suo lato migliore.

Ma una beneaugurante pioggerellina ed un’aria ventilata non hanno certo impedito ai nostri atleti non solo di svolgere la gara ma anche di raggiungere, ciascuno nelle proprie possibilità, dei grandi risultati.

Chi ha superato il proprio record personale, chi, malgrado un infortunio, ha tagliato comunque il traguardo, chi ha accompagnato un amico, chi ha sostenuto un fratello, chi per la prima volta ha sperimentato 21 chilometri, chi non credeva di potercela fare e chi ce l’ha fatta ma ancora non ci crede!

La passione per la corsa può portare, per obbligo o per scelta, a girare il mondo intero, ma quando si corre nella propria città, si è vincitori allo start.

Si parte, si corre e, dopo qualche chilometro, il mare ti sussurra l’immenso, cominci a scorgere il Vesuvio che ti dà la forza, il Palazzo Reale ti ricorda chi eri, le Chiese ti dicono chi sei, il San Carlo ti lancia liriche di gloria, le piazze ti incitano, le salite ti affaticano, ma una di queste ti porta verso il Duomo di un Santo a cui Napoli, spesso, rivolge le sue pene. Napoli, e tu, che in quel momento, senti il cuore esplodere. E poi qualche discesa, un lungo tunnel da cui temi di non poter uscire e, quasi al traguardo, un San Paolo che, come sempre, tifa, sostiene, inneggia ed abbraccia chi ha Napoli nel cuore e ti annuncia, che chi corre per amore, ce l’ha quasi fatta.

Tutti, chi prima, chi dopo, chi con un’affannosa risata, chi con un pianto di gioia, chi con le lacrime nel cuore, chi con gli occhi al cielo, chi con le braccia alzate, chi incredulo o sorpreso o soddisfatto, chi semplicemente felice, insomma tutti, ma proprio tutti si sono guadagnati il traguardo ed una splendida medaglia che gli ricorderà, per sempre, le emozioni di una giornata indimenticabile.

Gli ricorderà chi è, da dove viene, dove ha ancora voglia di arrivare.
E gli ricorderà che, a volte, percorrere un abbraccio può esser faticoso, richiede coraggio, ma fa toccare il cielo!
Napoli e gli appassionati atleti della Run for Love project Anna Cerbone lo spiegherebbero così:

…e fujenn’,
tremmann’,
co’ core ‘ngann’,
va
chi ha capit’ che ‘ngopp’ a sta terra
ce stamm’ pe’ dda’ a vita a ‘nu core,
e, currenn’ currenn’,
‘o fa vula’ !

 Rita Giaquinto

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