35^ edizione della maratona di Firenze

25 novembre 2018 – 35^ edizione della maratona di Firenze

La trepidante attesa per la 35^ edizione della maratona di Firenze che si è svolta domenica 25 novembre, è finalmente terminata. Attesa, ansia, timori e paure che si sono trasformate, per tutti i partecipanti, in un traguardo di grandi emozioni ed enormi soddisfazioni per tutta la Run for Love project – Anna Cerbone che ha preso parte a questa edizione della maratona di Firenze con un cospicuo numero di atleti che hanno inondato, con l’ineguagliabile colore giallo-fluo, le strade di una delle più storiche città al mondo ed il percorso di una delle più belle maratone d’Italia. Firenze, per il secondo anno consecutivo, bagnata da una pioggia che ha fedelmente accompagnato per molti tratti i nostri runners, è stata, ancora una volta, il lussuoso, rinascimentale palcoscenico dove ciascun corridore, nei lunghi, a tratti interminabili, quarantadue chilometri, ha trasformato i propri sacrifici in una deliziosa medaglia da addentare. E dove abbattere un muro;  dove conoscere, capire e tentare di superare i propri limiti. Sono lunghi quarantadue chilometri; lunghi e faticosi come le albe che, col caldo e col freddo, hanno visto tutti, giorno per giorno, settimana dopo settimana, mese dopo mese, allenarsi con instancabile rigore ed incredibile costanza. Faticosi, come i dolori che vanno affrontati e superati. Lunghi, come i momenti di sconforto a cui sembra difficile mettere la parola fine. Ma forse, correre una maratona, serve anche a questo: correre sull’asfalto sperando di calpestare, e chiudere, ferite ancora aperte e trasformare la propria corsa in un volo di libertà. Chi decide di correre una maratona sa che ha deciso di correre dentro se stesso: ed è proprio  questo ciò che è accaduto ai nostri runners. Le strade, le vie, i ponti, i fiumi, le chiese e le cupole che ti circondano, centimetro dopo centimetro, diventano compagni di un viaggio che ciascuno ha compiuto nei meandri della propria mente e del proprio cuore: capisci chi sei, dove vuoi arrivare, come ci vuoi arrivare. Con l’amico che non ti ha mai mollato, con quell’angelo che ti ha accompagnato,  con l’amore che ti ha sostenuto, con la forza di un gruppo che, nella sua unione, riesce a far arrivare al traguardo il meglio di ciascuno. Che non è né nel tempo, né solo nelle gambe: ma nella mente e nell’animo di chi, con l’ultimo metro percorso, ha voluto dimostrare a se stesso ed al mondo intero di potercela fare. Che non ci sono ostacoli insuperabili, che non ci sono traguardi irraggiungibili, che non ci sono ferite indimenticabili se, nell’affrontare la vita, capiamo che la felicità sta esattamente dall’altra parte della paura. E, soprattutto, se ci sono valori sani di rispetto e di  grande condivisione, come accade nel grande gruppo della Run for Love, ormai una grande famiglia. Nella giornata dedicata agli abusi e alle violenze sulle donne, mi permetterete di menzionare innanzitutto le GRANDI DONNE, che rendono grande questo gruppo, che non perdono occasione per inorgoglirci tutti e che con una tenacia ed una determinazione fuori dal comune, sono riuscite a tagliare il traguardo dei 42 chilometri con un entusiasmo tutto al femminile. Un plauso va a quante, coraggiosamente, hanno deciso di sfidare se stesse con l’esordio sulla lunga distanza: Anna D’Anto’ (che con il risultato di 3h43m44s è la prima delle Runforline a tagliare il traguardo), Bianca Avitabile (che ha corso nella prima edizione della Napoli/Pompei), Filomena Vasaturo, Susy Valentino e Tonia Spena. Una menzione speciale va ad Agostina Ferrara, alla sua terza maratona, e  che ha corso a Firenze dopo aver asfaltato, poco più di venti giorni fa, la maratona di New York. Donne che hanno saputo dare un vero significato a questa giornata, riscattando, a nome di tutte, la forza di essere padrone della loro vita e della loro vittoriosa e vincente volontà.

Tra gli atleti esordienti, ricordiamo per la grande forza fisica e di animo dimostrati dagli allenamenti all’intero percorso, i runners Francesco Vitale, Giovanni Saviano, Raffaele Damiano, Gaetano Guarino, Rosario Caiazzo, Antonio Capasso, Salvatore Di Micco, Sosio Damiano, Marco Del Prete, Pasquale Andreozzi e Daniele Iovinella. Tra i veterani della maratona, a cui vanno i complimenti di tutti per la caparbietà, l’ironia e la simpatia con cui condiscono le loro sfide, erano presenti: Giuseppe Caiazzo, al quale va riconosciuto il merito di aver compiuto, anche lui, in poco più di venti giorni la seconda maratona, dopo aver corso a Torino, Antonio Caiazzo, Orlando Capasso, Mario De Francesco,  Michele Grimaldi e Francesco Centore. Ci fa piacere menzionare la vicinanza, il sostegno e l’amicizia di altri grandi atleti appartenenti ad altre associazioni podistiche e che hanno reso il nostro viaggio ancora più bello ed emozionante: Vincenzo Del Prete, a cui vanno le congratulazioni di tutti per l’ottimo risultato raggiunto nella classifica, Biagio D’Angelo, Giuseppe Mele, Domenico Matarozzi, Alba Rullo e Nello Cerbone, che sono stati tutti una presenza necessaria e di grande aiuto lungo tutto il percorso. Lasciamo, per ultimi, due grandi atleti, e non solo : la prima, Michela Auletta, che per un improvviso infortunio, ha dovuto, con profondo rammarico di tutti e suo enorme dispiacere, rinunciare a questa maratona. A lei, grande donna ed abilissima atleta, che è stata una fondamentale sostenitrice dei nostri runners a Firenze, portando, anche a nome di chi non era presente, il calore ed il tifo di tutta l’associazione, giunga l’augurio di poterci regalare, quanto prima, le grandi emozioni di una sua maratona che, siamo certi, la vedrà correre ancora più forte e più veloce di prima. Il secondo atleta, a cui dedichiamo la chiusura, Gaetano Brilla:  insostituibile Presidente di un grande gruppo,  fedele amico di tutti. A lui non possiamo non riconoscere la riuscita di un altro grande evento della Run for Love: atleticamente, Firenze è stata per lui la quindicesima maratona, la seconda, anche per lui, compiuta e conclusa, dopo quella di New York in poco più di venti giorni, ma è stata soprattutto un viaggio, sapientemente organizzato nei minimi dettagli sportivi ed umani, una guida sempre presente, un sostegno sempre pronto a spronare tutti, ad infondere coraggio e capace di realizzare un viaggio dove lo sport,l’amicizia e l’amore stanno diventando sempre di più  il centro dei progetti della Run for Love – project AC.

A tutti, grazie, anche da parte di chi, come la sottoscritta, da lontano ma col cuore, ha tremato, corso e gioito con voi!

Rita Giaquinto

 

 

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